Siete tra quelli che hanno acquistato un normale pc e poi, senza nemmeno utilizzarlo, hanno formattato immediatamente l'hard disk, per installarvi sopra Linux in uno dei molti sapori in circolazione?
Bene, allora sappiate che potreste ottenere un rimborso per la licenza di Windows, qualunque essa sia, che non avete utilizzato.
Infatti, l'associazione consumatori ADUC sta preparando una cosiddetta class action per far ottenere il rimborso.
Qualcuno potrebbe obiettare di non aver pagato la licenza di Windows, ma non è così: infatti, la presenza del sistema operativo di Redmond è stata certamente valutata dal produttore dell'hardware e quindi in qualche modo pagata; in altre parole, avreste potuto pagare meno il computer se il produttore non ci avesse messo una copia di Windows.
Solitamente, questo viene considerato un plus: si acquista un computer con già il sistema installato, senza necessità di effettuare operazioni che per la media degli acquirenti non sono certo intuitive; però alcuni acquistano l'hardware per farci girare, p.es. Ubuntu, ottenibile gratuitamente dalla rete o su media ottico: per questi utenti non è un problema dover installare un altro sistema, ma per il loro portafoglio sì!
Ma quanto può incidere il costo del sistema operativo di Microsoft? Il listino ufficiale italiano indica 209€ per la Home Premium (la versione a minor costo), fino ad arrivare a 339€ per la Ultimate. Naturalmente questi sono i costi per l'utente finale; un produttore di pc avrà degli sconti, dovuti al maggior volume di vendite: da indicazioni trovate in rete (questa, per esempio) si può vedere che il prezzo si aggira attorno alla metà o poco meno, cioé 100€ per la Home, fino ai 175€ per la Ultimate. All'incirca, questo sarà il costo massimo che il produttore si accolla per dare Windows pre-installato e questo dovrebbe essere quanto i seguaci di Linux pagano per un sistema che non usano; ho detto "dovrebbe", poiché ogni azienda che si rispetti di solito effettua un ricarico sulle spese sostenute.
Comunque, nella migliore delle ipotesi, possiamo pensare di aver pagato circa la metà del valore della licenza; che non sono poi bruscolini, soprattutto se non viene usata. Non possiamo nemmeno pensare di rivendere la licenza, in quanto questa di solito è valida solo se abbinata al computer su cui è stata installata.
Il sito ADUC, in questa pagina, annuncia che sta organizzando una class action su questo argomento, basata anche sul fatto di aver già vinto una causa pilota, indetta nel 2005 e vinta nel 2007 (sul sito sono riportati tutti i documenti corrispondenti).
Vi comunque alcuni vincoli, dettati dalla legge italiana: si può accedere alla class action se si ha fatto l'acquisto come privato (senza utilizzare la partita IVA) e se, in questo caso, non si ha mai usato il software. Questo equivale in pratica o a formattare l'hard disk alla prima accensione (caso migliore) o a non accettare la licenza d'uso; questo vale anche nel caso in cui la licenza viene considerata accettata al momento dell'acquisto.
La class action partirà non appena i tribunali saranno in grado di accettarla (la legge fa riferimento a strutture che al momento non esistono); nel frattempo la ADUC sta chiedendo inviare informazioni: questo non equivale ad aderire, che potrà essere fatto solo quando l'azione sarà aperta. Nei link riportati, chi è interessato può trovare i dettagli.
Auspicabilmente, si dovrebbe arrivare ad una situazione in cui chi vuole acquisterà un pc con Windows, pagandolo meno di una licenza separta, ma coloro ai quali Windows non interessa potranno comprare l'hardware ad un costo inferiore.
Mi sono chiesto se questo sia il caso anche per i Mac della Apple, però mi pare che la situazione sia un poco diversa. Secondo me, chi acquista un Mac lo fa prima di tutto per utilizzarlo con il MacOS, anche se poi può decidere di farne girare altri, virtualizzandoli. Secondo, la licenza di MacOS è costata al massimo 130€ di listino (l'ultima versione è di 29€ a prezzo pieno); terzo: computer e sistema operativo sono prodotti dalla stessa ditta, per cui è pensabile che Apple non conti nel prezzo del Mac alcun costo di sistema. Inoltre, il motore di MacOS è Unix, il che rende quasi inutile l'installazione di Linux.
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