Alla fine, ci sono riusciti: Microsoft e Yahoo hanno finalmente raggiunto un accordo!
Se avete seguito la telenovela, ricorderete prima una sequenza di tentativi di acquisto da parte di Microsoft, seguiti da aumenti di capitale di Yahoo per eludere la scalata. Poi il lamento degli azionisti di Yahoo, ai quali interessa la crescita del proprio denaro e vedevano l'ostacolo all'acquisto come un danno ai propri investimenti. Da qui il cambio alla guida di Yahoo. Per finire oggi in questo accordo.
Niente acquisto, Yahoo continuerà ad esistere, ma gli accordi con Microsoft saranno sempre più stretti. L'accordo riguarda infatti niente meno che 10 anni: un tempo lunghissimo per quel che riguarda il web.
Yahoo userà il motore di ricerca di Microsoft, quel Bing che sta riscuotendo un certo successo, almeno rispetto al LiveSearch; Microsoft invece avrà la licenza di usare le tecnologie Yahoo per i propri prodotti, dando a Yahoo un po' meno del 90% dei guadagni che nei primi 5 anni arriveranno dalle pubblicità inserite nei motori di ricerca.
Ok, al momento non ci sarà una grande variazione sul mercato: le due aziende assieme rappresentano meno del 30% del volume delle ricerche, dove ovviamente il resto appartiene a Google. Inoltre, Bing è cresciuto negli ultimi tempi, ma l'ha fatto sottraendo volume a Yahoo, mentre Google è rimasto stabile. Le quote parlano chiaro: Google 65%, Yahoo 20%, Bing 9%: è chiaro chi guadagnerà popolarità da questo accordo (Bing al momento viene indicato come ancora in versione beta).
Bing raddoppierà i propri volumi, attirando quindi più inserzionisti, l'unico modo di guadagnare con le ricerche web. Inoltre, se la tendenza attuale verrà confermata, alcune applicazioni (e magari anche una parte dei sistemi operativi) potrebbero migrare sul web: Bill Gates lo propone da alcuni anni, anche se per ora con poco successo: Adobe con le versioni online di Photoshop e Google con le sue varie applicazioni, hanno fatto certamente di più. Per Microsoft quindi la presenza su questo mercato potrebbe essere importante; guarda caso, i propri guadagni provenienti da licenze stanno diminuendo; per avere un'idea, date un'occhiata alla home page di Bing: i link proposti riguardano immagini, shopping e cose simili, ben distanti dai servizi offerti sulla pagina corrispondente da Google; poi date un'occhiata alla home di Yahoo e capirete perché Microsoft stava corteggiando Yahoo da tempo.
Yahoo otterrà certamente un buon vantaggio economico nel breve periodo, a spese però della sua popolarità sul web; l'impressione è che i propri conti non dovevano essere molto esaltanti.
Al momento Google resta sempre irraggiungbile: però vi sono segnali secondo cui Bing starebbe raccogliendo approvazioni tra gli utilizzatori; inoltre, cosa piuttosto strana, sembrerebbe che gli utenti di Bing siano più propensi a cliccare sulle pubblicità, rispetto a quelli di Google. Vera o falsa, questa cosa potrebbe spingere gli inserzionisti a preferire Bing. Personalmente, ho provato a fare qualche ricerca uguale su Bing e Google: almeno le prime 2 pagine sono praticamente uguali; la differenza potrebbero farla le applicazioni collegati e su questo Google è maestra.
Di solito, la concorrenza è buona cosa per gli utenti; staremo a vedere cosa salterà fuori.
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