Aveva cominciato Adobe con un test drive nel 2007 (ora si trova sutto sul sito di photoshop.com), all'inizio considerato un esercizio di programmazione e soprattutto come un modo per avvicinare più gente alla suite di Photoshop. Si va sul sito indicato, ci si registra gratuitamente (ma è possibile farci un giro senza bisogno di registrazione), si carica un'immagine dal proprio computer e la si edita quasi come si fosse sul proprio pc. Al termine si salva l'immagine sul proprio spazio, ottenuto con la registrazione; alla fine si può scaricare il risultato in locale. Adobe cominciò quindi l'era delle Rich Internet Applications (RIA), prima utilizzando la tecnologia Flash, poi impiegando questa esperienza nel miglioramento di Flex, il linguaggio ActionScript e XML ereditato da Macromedia. Infatti photoshop.com è realizzato in Flex (lo si riconosce dall'icona del caricamento), anche se il prodotto finale è un vero e prorio componente Flash.
Ora la cosa si sta espandendo e non è detto che i figli non superino i padri: l'ultimo sito è Aviary.com; qui si sono superati: addrittura si hanno a disposizione quattro applicazioni, ciascuna specializzata: Phoenix (editing di immagini), Peacok (specializzato negli effetti speciali), Toucan (per schemi, immagini semplici, letteralmente "scarabocchi"), Raven (editor vettoriale, tipo il vecchio Freehand, per capirsi). Anche se tutte sono ancora in versione beta, già adesso soddisfano le esigenze di molti. Vi capiterà di dimenticare che state lavorando via internet, tanto la risposta del sistema è pronta. La tecnologia è quella che ormai si chiama Web 2.0, ma quello che è da sottolineare è che è stato fatto praticamente tutto in javascript (tecnologia Ajax), guadagnando molto in velocità rispetto a Flash.
Il punto divertente è che si può accedere direttamente a repository di immagini, come Flicker ed altri: da lì si possono caricare le immagini per poi salvarle al termine (photoshop.com invece mette a disposizione spazio su disco al suo interno). E' possibile comunque registrare su Aviary il proprio lavoro; in questo caso, si può decidere se permettere ad altri di modificare le proprie foto, generandone delle altre oppure vietandone l'accesso; la licenza richiede che Aviary abbia almeno il permesso di mostrarli nel proprio sito (se ne può vedere una parte nella sezione Gallery). Da notare l'editor vettoriale, di cui non si conosce l'utilità fino a che non se ne prova uno. Si può anche scaricare il prodotto finale sul proprio computer, ma solo in formati "piatti" (jpeg, png,...): restano sul sito i file con i vari layer (sì, è possibile utilizzare anche quelli, completi di trasparenza!).
L'accesso base alle applicazioni è gratuito, spazio server compreso; se si vuole maggiore spazio e funzioni avanzate, il costo è contenuto (circa 10 dollari) rispetto all'acquisto di un costoso software desktop. Inoltre, Aviary afferma di stare sviluppando una versione AIR (tecnologia Adobe) per far girare lo stesso sistema in locale sul proprio pc, anche se non è chiaro se sarà a pagamento o meno e se si dovrà comunque collegare al sito per salvare.
Mentre Photoshop.com fa sapere di aver ampliato il sistema in modo da lavorare su immagini da 25MB, Aviary non dice nulla al proposito: meglio fare un aprova di upload per vedere se viene accettato. D'altra parte, una reflex digitale di costo intermedio oggi può generare immagini tra 10 e 15 MegaPixel, per cui dovremmo trovarci a nostro agio. Essendo un servizio web, un qualunque browser è sufficiente: sia Firefox, Safari e Explorer sono a posto su Windows, Mac e Linux; meglio avere un motore javascript veloce (al momento Safari 4 è il più veloce).
Se quindi abbiamo bisogno di editare o creare immagini non troppo grosse e non vogliamo spendere, pur avendo praticamente gli stessi strumenti, può valer la pena di farci un giro! naturalmente, c'è sempre anche Gimp...
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