2009-04-20

Oracle acquista Sun

Chiunque mastica un po' di informatica conosce questi attori:
Oracle, il gigante dei database, emanazione del miliardario americano Larry Allison.
Sun, azienda conosciuta per aver inventato il linguaggio di programmazione free Java e per il sistema operativo Solaris.
Si può dire che entrambi hanno contribuito a far diventare l'informatica quello che è oggi.
Una ventina di anni fa, Oracle si trovava in condizioni non floride, ma un'aggressiva azione sul mercato l'ha portata oggi ad un fatturato stratosferico. Il suo prodotto di base, Oracle appunto, è uno dei più importanti database relazionali, regolarmente mantenuto e aggiornato. Abbastanza diverso da Microsoft SQL e MySQL, sia nelle complicazioni ma anche nella potenza, è considerato il database di eccellenza per le applicazioni enterprise. Molte le piattaforme supportate, da Windows a MacOS X ed anche lo stesso Solaris di Sun. Famosa la possibilità di effettuare il recupero di dati persi senza interrompere l'uso del db.
SUN (in origine Stanford University Network) è un'azienda di semiconduttori e software, anche se è conosciuta soprattutto per quest'ultima parte; fin dall'inizio pose le basi di Unix, passando però anche a produrre prima personal computer (partendo dalle CPU Motorola 68000, per arrivare agli Sparc) e poi dedicandosi ai server. Oltre al linguaggio multipiattaforma Java, probabilmente il più usato nel mondo, altri suoi prodotti sono StarOffice (suite di produttività in concorrenza con Microsoft), il sistema operativo Solaris, versione proprietaria di Unix. Rappresenta uno strano connubio tra openSource e soluzioni proprietarie: le macchine Java sono infatti utilizzate su qualunque piattaforma, anche se su Unix dà il meglio di se.
L'acquisto è stato perfezionato proprio oggi, in cui il consiglio di amministrazione di SUN si è dichiarato d'accordo con l'offerta di acquisizione. Il valore dei due attori è molto diverso: 18 miliardi di vendite per Oracle, 600 milioni per Sun, che comunque ha aumentato l'anno scorso il proprio volume del 21%.
Nell'acquisizione era in corsa un altro gigante, IBM, che però alla fine ha rinunciato.
Cosa ci si può aspettare ora? Probabilmente nulla, almeno nel breve termine; magari un miglioramento delle sinergie già importanti tra Java e Oracle, ma i vari prodotti sono così importanti che continueranno ciascuno sulla strada attuale.

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