Non voglio parlare della famosa formica della storiella, che lavorando tutta l'estate riesce a sopravvivere durante l'inverno; si tratta invece di formiche vere.
Conosciamo tutti il frenetico andirivieni delle formiche: il fatto è che sembra proprio che non sia così frenetico come appare! Nessuno infatti ha mai osservato un ingorgo, anche quando esiste un flusso in entrambe le direzioni ed il percorso obbligato permette il passaggio di una sola formica per volta.
Le formiche che portano cibo hanno la precedenza, ma non solo. Anche se queste sono ovviamente più lente, nessuna di quelle scariche tenta un sorpasso, ma si tengono ordinatamente dietro alla formica lenta; la situazione è la stessa di quando ci troviamo dietro ad un TIR in una strada trafficata: certamente cercheremmo il modo di sorpassarlo.
Invece le formiche ci insegnano che tutti questi sforzi sono inutili: infatti è stato calcolato che la differenza nel tempo di percorrenza medio tra un traffico con possibilità di sorpasso ed uno senza tale possibilità su un percorso fisso (nell'esperimento si trattava di una lunghezza di 3 metri) è di 32 secondi: ma a favore del comportamento senza sorpasso! Cioè: se non si sorpassa la formica lenta, il tempo di percorrenza è più breve! Nel caso con sorpasso, solo alcune auto impiegheranno meno tempo: la maggioranza sarà più lenta.
Secondo lo studioso di traffico A.Schadschneider, il fattore dominante del traffico di umani è l'egoismo: infatti i guidatori cercano di ottimizzare il proprio tempo di viaggio, senza pensare agli altri. Questo porta a ingorghi che non hanno alcun motivo apparente e che allungano considerevolmente il tempo necessario. Le formiche invece non sono egoiste e in qualche modo badano che tutte possano ottimizzare il loro tempo; il risultato è che la media dei tempi di percorrenza di tutte è molto più bassa.
Detto in altro modo, seguendo la teoria dell'ottimizzazione, nel traffico umano si bada all'ottimizzazione del singolo, mentre in quello delle formiche si segue quella del sistema, che può essere significativamente diversa e produce modi di comportamento diversi.
Viene spontaneo chiedersi come possano molti individui prendere decisioni che migliorano il comportamento di tutta la colonia: le formiche si basano su aggiornamenti continui sul traffico forniti dal contatto fisico e dalle tracce di ferormoni; il fatto divertente è che, mentre riusciamo a comprendere il meccanismo dei ferormoni, quello basato sul contatto fisico non è chiaro. Sappiamo infatti che l'incontro tra formiche che entrano ed escono è importante (avrete certo notato che spesso due formiche che provengono da direzioni opposte si fermano per toccarsi, per poi riprendere il loro cammino), perchè non solo gestiscono il traffico ma anche il flusso delle informazioni, ma non sappiamo come questo avviene.
Potrebbe sembrare qualcosa senza importanza, ma non è così: infatti uno dei tentativi di gestione del traffico consiste nell'installare un sistema di comunicazioni tra auto e con alcune basi fisse: il risultato non è per ora esaltante, chiaro indizio della complessità della cosa. Un esempio più semplice è il passaggio delle informazioni sulla velocità delle auto che precedono, dove in caso di rallentamenti il sistema può frenare il veicolo ben prima che il guidatore si accorga della necessità.
Con l'aumento della potenza dei computer, forse un simile compito sarà facilmente raggiunto, ma il punto più difficile sarà convincere noi che una simile gestione del traffico (in pratica senza guidatore umano) porterebbe vantaggi per tutti: infatti significherebbe porre un limite massimo alla velocità, cosa che sappiamo essere non ben accetta da tutti...
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