Lo Yankee Group, una ditta indipendente di consulenze e ricerche, ha effettuato uno studio sulla penetrazione di alcune marche di computer nelle aziende.
Il risultato, incredibile solo qualche anno fa, mostra che circa l'80% delle aziende esaminate ha almeno un Macintosh al suo interno! Lo stesso studio, effettuato due anni fa, aveva fornito un ben diverso 47%.
Inoltre, il numero di utenti reali accertati è salito. Non si tratta solo di una sorta di onda lunga, magari dovuta ad iPod e iPhone e le loro campagne pubblicitarie: dal 2% di market share, Apple è passata al 10% del mercato aziendale. Il 20% delle aziende intervistate ha affermato di avere almeno 50 Mac in uso, fino ad arrivare a qualche migliaio in qualche caso.
La cosa più divertente è che il motivo dell'adozione dei Mac è spesso la possibilità di farci girare più sistemi operativi, da Windows a Linux a, ovviamente, MacOS. Anzi, più di un quarto degli intervistati ha detto di usare il Mac per farci girare Windows (che spreco, direi! :-) Un altro quarto usa computer Mac impostati in dual boot con MacOS e Windows XP o Vista (utilizzando BootCamp, fornito di serie da Apple); tuttavia anche la possibilità di far coesistere nello stesso momento entrambi i sistemi (con VMWare o Parallels) ha la sua importanza: si ha la possibilità di usare sempre MacOS e, quando si ha bisogno della completa compatibilità, si usa direttamente il software Windows, che gira condividendo tutto: lo schermo, la memoria, le varie risorse. Questo risolve il problema che molti software aziendali esistono solo su Windows; infatti, anche se su MacOS esistono le controparti, un'azienda preferisce non cambiare il software su cui si appoggia tutta la propria amministrazione. In questo modo, tale software può girare senza problemi sul Mac.
D'altra parte, non tutti mirano a Windows: sembra infatti che uno dei fattori importanti per questa scelta sia la maggiore stabilità e affidabilità di Unix, su cui gira MacOS. Yankee Groups conclude che questi numeri, ben diversi dagli scorsi, non rappresentano una moda, ma una vera scelta.
A pochi anni di distanza, si cominciano a vedere i risultati della scelta di Apple di cambiare da Motorola a Intel: oltre alle possibilità tecnologiche (consumi, potenza, ecc...), sembra che ora anche strategicamente stia pagando. La stessa Microsoft sta provando a cavalcare il successo, scoprendo che alla fine vende software e non PC: infatti uno degli scopi dichiarati di Ballmer sembra che sia quello di facilitare il funzionamento di Windows su macchine Apple.
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