Nei primi anni '90, la Mazda presentò la sua 929 Luxury con l'accessorio opzionale rappresentato da celle solari sul tettuccio, che però non facevano altro che generare pochi watt per alimentare dei ventilatori, con la funzione di far circolare l'aria nell'abitacolo. Ben poco, rispetto ai kW necessari per far muovere l'auto.
Ora sembra che la preferita degli sperimentatori sia diventata la Toyota Prius; sono già disponibili in commercio dei pannelli solari da mettere sul tettuccio dell'auto. I problemi per questa soluzione sono tre: 1) la superficie è troppo piccola; 2) non è possibile muovere i pannelli per mantenerli perpendicolari ai raggi del sole, aumentandone l'efficienza; 3) si riesce ad arrivare ad una misera potenza di 215 watt nominali (quelli veri sono ancora meno). Insomma, la prova non ha dato risultati strabilianti, ma solo quelli attesi.
Supponendo di caricare i pannelli con 5 ore di sole forte, i pannelli forniscono circa 0,8 kWh, che possono contribuire solo marginalmente ad una riduzione di consumi.
Riduzione che invece diventa possibile utilizzando delle batterie a ioni Litio, disponibili per la Prius; nella pratica possono far diminuire il consumo fino a raddoppiare la percorrenza con un litro di carburante: si avvicina circa a 20km/litro nel ciclo urbano, traguardo difficile da raggiungere anche per una utilitaria. Infatti le batterie aiutano il motore a muovere l'auto, basta caricarle durante la notte.
Naturalmente, come detto altre volte, questo è solo uno spostamento del problema, poiché da qualche parte tale energia elettrica dovrà pur essere prodotta, ma indubbiamente sarebbe un passo avanti; poi, non è detto che si debba per forza usare il petrolio o l'uranio. E al momento questa è l'unica via percorribile, esclusa naturalmente quella di non usare l'auto!
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