2008-05-03

Mozilla sul cellulare

Con l'avvento dell'iPhone (che in Italia tarda ad arrivare grazie agli accordi ancora da venire con gli operatori telefonici), la gente si sta abituando all'idea del web disponibile in tasca.
Infatti, in iPhone, oltre al sistema operativo MacOS X, è installato il browser di default dei computer Apple, Safari.
E altri stanno fiutando la nuova tendenza: M.Baker, la presidentessa della Mozilla Foundation, produttrice di Firefox ha fatto sapere che c'è ancora molto da fare per sfruttare a fondo il web dai dispositivi mobile. Questo va nella stessa direzione dell'annuncio di ottobre scorso, secondo cui la Mozilla ha comunicato di voler costruire il primo browser completamente Open-Source per telefoni e palmari (Safari, infatti, usa anche parti di codice non aperto).
In un'intervista, la Baker ha affermato che il primo passo è stato quello di progettare un codice che non sia così affamato di memoria come quello normale per pc (Firefox è noto per essere un browser molto sicuro ma piuttosto lento in partenza e che utilizza quanta più RAM si trovi a disposizione). Nel seguito, sarà usata la solita di Mozilla: verranno rilasciati molti prototipi ravvicinati, in modo da raccogliere il più possibile le informazioni dagli utenti. La previsione è che già durante il 2008 si potrà vedere qualcosa, anche se non con le caratteristiche finali.
iPhone e Safari stanno dimostrando che si può navigare normalmente senza tirare in ballo il WAP, come se si fosse sul proprio computer, ma Firefox vuole invece dimostrare che c'è spazio per un software non legato alla macchina/telefono e che possa essere personalizzato ed esteso tramite il meccanismo di successo attuale.
Sappiamo infatti che anche sulla stessa piattaforma di Apple, una percentuale, anche se di minoranza, di utenti usa Firefox: sia per una maggiore compatibilità con tutti i siti (Safari è molto rigido sugli standard accettati), sia per le possibilità di personalizzazione e per le estensioni.
Primo commento: al termine dell'intervista, la Baker afferma: "non sto parlando di un telefono; qualche volta ho bisogno di parlare in diretta con qualcuno, altre volte ho bisogno di altro. Lo scopo è di avere un dispositivo flessibile da portarsi dietro che, tra molte altre cose, abbia anche un telefono". Questa mi sembra finalmente la prima definizione centrata per l'iPhone! A parte quella usata da Steve Jobs quando lo presentò; ma pochi capirono in quel momento.
Secondo commento: la presidente di Mozilla Foundation si lamenta delle difficoltà poste dagli operatori telefonici americani, dicendo che all'estero le cose sono più semplici e soprattutto possibili. Evidentemente non si riferiva all'Italia! O sarà che l'erba del vicino è sempre più verde?

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