2008-02-10

L'ultima foto analogica

Chi non ricorda le foto Polaroid, che permettevano negli anni '60 di vedere la foto appena scattata dopo qualche minuto? La pellicola conteneva al suo interno delle piccole bolle di sviluppo e fissaggio, che venivano aperte nel momento che la pellicola era spinta fuori; qualche minuto di attesa, si spellicolava togliendo la protezione ed eccoci con la foto in mano (pronti alle lamentele dei soggetti, mai contenti di come venivano, come succede sempre!). La macchina, adatta solo per le proprie pellicole, era un po' ingombrante, ma nemmeno poi tanto se confrontata con quelle di quel periodo.
All'arrivo delle pocket, del fotodisk e delle reflex a prezzi abbordabili, le Polaroid erano diminuite presso i consumer, ma avevano trovato spazio con i professionisti come prova luci, oggi facilmente ottenibile con il digitale,
Ora, dopo aver smesso la produzione di macchine fotografiche da circa un anno, Polaroid ha comunicato al Consumer Electronic Shows a Las Vegas di gennaio la chiusura degli stabilimenti di produzione della famosa pellicola e quindi la sua vendita solo fino al termine delle giacenze di magazzino, prevista entro il 2009.
Questo non vuol dire la fine di un'azienda storica, partita negli anni '30 costruendo lenti, passata alle foto istantanee attorno al 1950 e arrivata alla larga diffusione nei '60; infatti l'annuncio comprende la notizia del passaggio a macchine foto digitali ed altri prodotti (si parla di una stampante, Digital Instant Mobile Photo Printer, TV LCD, portafoto digitali). Sullo shop del sito si possono vedere i loro attuali prodotti, misti di analogico e digitale in questa transizione: fotocamere da 6 a 10 megapixel, stampanti, film recorder, scanner, sistemi di identificazione... con questa diversificazione, Polaroid dovrebbe superare il momento del passaggio al digitale.
Tutto scorre, anche le industrie...

2 commenti:

AlexM ha detto...

Beh... penso che prima o poi avrebbe dovuto comunque passare a quello che è ora, quasi, lo standard per la fotografia: il digitale!

MassimoM ha detto...

Eh, sì, prima o poi si passerà tutti...