2008-02-09

Computer e consumi

Probabilmente i più attenti utilizzatori di computer avranno cercato almeno una volta nelle caratteristiche tecniche del proprio computer i dati di consumo, per sapere quanto ci viene a costare il tempo che ci passiamo davanti. Poi basta moltiplicare i watt per le ore giornaliere di accensione per sapere il costo al mese; le cifre che vengono fuori possono alte o basse, ma tanto decidiamo sempre che ne vale la spesa! È spesso riportato nelle istruzioni la frase EnergyStar Compliant: una ricerca sulla rete mostrava valori sì contenuti, ma con specifiche larghe, anche se dal luglio 2007 sono più restrittive: con queste si parla di efficienza superiore a 80%.
Forse però pochi si interessano ai consumi dello stand-by (o stop, per i sistemi Mac) e non sempre tali dati sono semplici da reperire; proprio sui dati di consumo in stand-by ci sono due correnti di pensiero: quelli che dicono che un apparecchio elettronico consuma di più accendendolo e spegnendolo frequentemente e quelli che sostengono che lo stand-by consuma di più. I redattori di AF Digitale hanno allora pensato di misurare il consumo di alcuni computer (peccato non abbiano inserito un mac, ne sono curioso). Le condizioni sono quanto più ripetibili e corrispondenti per le varie marche, senza aggeggi esterni che assorbano corrente a tradimento.
Quello che risulta è incredibile! Mentre alcuni sono piuttosto risparmiosi (Acer Aspire M3600: 0,84W), altri sono esosi a livelli quasi inaccettabili: della stessa Acer, l'Aspire M5620 IM7E consuma 4,4W, passando per l'HP A6230 (5,5W) fino al Packard Bell Imedia J9660 (9,4W)! E non sembra che ci sia una ditta che tende al risparmio: dipende dal modello.
Lasciando il computer in stand-by si spende quindi una cifra a partire da 1 fino a 13 euro/anno. Non si tratta di cifre proibitive e possiamo dire che la comodità di trovarcelo pronto in pochissimo tempo quando serve, ci fa superare la spesa.
Ma la sorpresa più grossa, è che spesso i computer consumano persino quando sono spenti! Per vari motivi, che vanno dal risparmio della batteria interna, all'essere pronti a ripartire se qualcuno tocca la tastiera oppure ad un'ora definita. Tale consumo è stato nel range da 0,2W fino a 4,6W, non differente dal consumo in stand-by; la spesa resta al massimo sui 6 euro/anno, ma accidenti, consumano per non far nulla!
Ci viene ovviamente da sorridere: cosa sono nella nostra società sprecona una decina di euro all'anno? Allora pensiamo a tutti gli uffici, a tutte le case... una stima porterebbe addirittura a decine di milioni di euro la bolletta del condominio Italia, che significa soldi ed energia sprecata: basta fare il conto: 6 euro/anno per 10 milioni di computer spenti!
Ma i computer non sono gli unici: una stima di 70 milioni di euro (50MW!) è stata calcolata per i decoder TV, che possono arrivare anche ai 12W in stand-by (e non possiamo spegnerli: se arriva un aggiornamento del firmware, devono essere pronti).
Più risparmiosi invece i tv, siano LCD, al plasma o CRT; i consumi si alzano sensibilmente solo per schermi molto grandi, per arrivare in funzione ai 200-500W, praticamente un piccolo forno.
Ma tornando agli stand-by, se vogliamo risparmiare il più possibile, per l'ambiente, per la bolletta o per soddisfazione personale, l'unico consiglio è di staccare l'apparecchio dalla presa, oppure usare una ciabatta con interruttore, soluzione più comoda e radicale. Meglio ancora: scegliete un portatile, di solito studiato per bassi consumi!
Ma... ricordiamo che abbiamo molte altre cose che restano sempre sotto tensione: quanti di voi, per comodità, lascia il caricatore del telefonino sempre nella presa? E alcuni impianti hi-fi non possono essere spenti, ma solo messi in stand-by; il cordless serve acceso, ma... di notte?
Abbiamo molta strada da fare!
Sorgente: AF Digitale

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