In uno stile che ricorda più Google che Apple, Steve Jobs lancia sul mercato nuove versioni dei portatili Apple, sia in fascia consumer (MacBook) che in quella professionale (MacBookPro). Infatti non c'è stato il classico keynote con Jobs nel ruolo di conduttore con effetti speciali, ma semplicemente un cambiamento dei siti web internazionali e, ovviamente, l'introduzione dei nuovi prodotti nell'AppleStore. In effetti, si tratta solo di un aggiornamento delle macchine già presenti, mediante soprattutto l'uso della CPU Intel Penryn (sempre Core 2Duo) al posto del meno potente Merom.
Per i consumer con schermo da 13", si parte dal più piccolo, bianco, con 1GB di RAM, hard disk da 120GB, 2.1GHz e unità Combo, al prezzo di 1000 euro, per arrivare ai 1400 euro del nero, con 2.4GHz, 2GB di RAM, disco da 250GB e superdrive 8x doppio strato. Linea sottile, con 2.7cm di spessore per 2.3kg di peso. Per tutti, 3MB di cache L2. La RAM per la grafica (GPU Intel GMA X3100, risoluzione 1280x600) è condivisa con quella del sistema, che può assegnarne di più in caso di applicazioni a forte uso grafico. Consigliabile quindi, come sempre, non risparmiare sulla RAM: almeno 2GB per favore! Il motore unix ne farà buon uso!
Potenza da vendere invece sulle unità MacBook Pro: si va dai 2.4GHz, RAM 2GB, schermo a 15" con risoluzione 1440x900, disco da 200GB, superdrive 8x, scheda video NVIDIA 8600M GT con 256MB dedicata (e siamo a 1800 euro), fino al modello 17" con risoluzione 1680x1050, 2.5GHz, 6MB Cache L2, 512MB sulla scheda grafica. Questi modelli sono più sottili (2.6cm) ma vanno dai 2.5 ai 3kg, peso dovuto alla grandezza del monitor (chi ha visto dal vivo un 17" sa di cosa si tratta: consigliato solo a chi ha proprio bisogno di tutto quello spazio!).
Sui Pro è possibile scegliere se avere lo schermo lucido o antiriflesso, forse meno bello a vedersi ma molto più utile per i propri occhi; come opzione è anche disponibile un disco da 200GB ma a 7200rpm, che toglie l'ultima differenza rispetto ad un sistema desktop: con l'uso che fa unix dell'hard disk può essere una buona scelta per chi vuole la potenza massima, a scapito della durata della batteria, dichiarata a 4.5 ore rispetto alle 5 degli altri modelli, tutti in uso wireless.
Completano il tutto la solita dotazione di interfacce USB, FireWire, wireless 11n, ethernet Gigabit, video DVI. Niente modem, disponibile come accessorio su USB, audio in/out digitale ottico, microfono.
Niente trackpad multi-touch, che resta solo sul modello Air (quello sottilissimo), ma solo quella normale con scorrimento a due dita; tastiera illuminata con sensore ambientale, ma non sui modelli base.
Le prestazioni dichiarano un miglioramento compreso tra il 25% ed il 60% rispetto al MacBook vecchio da 2GHz; ad analizzarle, sembra che si tratta soprattutto di grafica e clock del processore.
Da segnalare per i Pro il ritorno dell'unità CD/DVD sul davanti, con prese USB anche sul fianco destro, molto utile per coloro che non si trovano ad usare la (per me comodissima) trackpad e vogliono attaccare un mouse non bluetooth. Le prese restano sulla sinistra con il CD a destra nei modelli consumer.
Novità interessante, poco pubblicizzata, è l'introduzione della versione 2.1 diBluetooth, che dovrebbe permettere un notevole risparmio di batterie e collegamenti più semplici con le periferiche.
Per finire, su tutti c'è una piccola diminuzione dei prezzi: 50/100 euro son pochi, ma vanno in una direzione che ci piace... D'altra parte, nei Pro il telecomando AppleRemote è diventato un'opzione da 19 euro e se si vuole il modem, da noi ancora spesso utile per chi viaggia, si spende la differenza di prezzo.
Come dicevo, nessuna grossa novità, ma un aggiornamento fa sempre piacere (per chi ha intenzione di comprarne uno... :-)
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