2007-12-19

Wi-Fi


Le connessioni wireless (spesso indicate con WiFi) sono ormai alla portata di tutti e cominciano a trovarsi un po' ovunque: centri di vendita dei telefonini, aeroporti, alcune banche e persino autogrill. Con il diminuire dei costi dei computer portatili, sono sempre più comuni le reti wireless casalinghe: che mi serve un portatile in casa se devo comunque legarlo ad un cavo di rete?
Ma quanto questi campi elettromagnetici (e.m.) influiscono sulla nostra salute? E' un problema annoso, partito con l'espandersi dei telefonini e per il quale non esiste ancora una vera risposta. E' bello poter girare per casa o per l'ufficio senza cavi e con il telefono, ma...
E' notizia recente che a Parigi sono state interrotte alcune reti wireless in 4 biblioteche cittadine: i dipendenti avevano lamentato nausee, vertigini, insonnia; disturbi che ci si può attendere quando si vive in un campo e.m. intenso. Simili decisioni sono state prese in Inghilterra (ad aprile, le associazioni degli insegnanti hanno richiesto studi approfonditi sui possibili rischi, con particolare attenzione alle conseguenze a lungo termine) ed in Germania (Francoforte ha vietato il WiFi nelle proprie scuole ed il governo ha chiesto ai tedeschi di preferire l'accesso via cavo).

Prove scientifiche sul problema WiFi saranno difficili da ottenere, anche perché non potrebbero separarne il contributo rispetto ad altre sorgenti e.m., come i telefonini, le cabine di distribuzione dell'elettricità, le antenne radio e televisive. In mezzo a questa selva di campo e.m. allora conviene tenersi più al sicuro possibile. Riporto alcuni punti di una risoluzione della International Commission for Electromagnetic Safety del 2006 (Benevento)
- sembra esserci evidenza di tumori per esposizioni prolungate ai campi dei telefonini, le prime sorgenti studiate; si richiedono studi aggiuntivi per meglio quantificare gli effetti;
- si consigliano alcune strategie: uso dei cavi quando possibile, usare cellulari più sicuri e spingere l'uso dei kit con le cuffie, che allontanano il telefono dal corpo, ricordando che anche i telefoni cordless sono sotto esame; sotterrare le linee elettriche quando si trovano presso centri abitati; proteggere i lavoratori esposti alle radiazioni.

Per quanto riguarda i nostri impianti casalinghi, sono di solito a potenza molto più bassa degli access point pubblici, quasi trascurabile rispetto ai campi dei gestori dei cellulari. Il consiglio è di regolarne comunque la potenza al minimo indispensabile (nelle opzioni di configurazione dovrebbe esserci un settaggio del genere); se fosse necessaria una copertura aggiuntiva, meglio aggiungere un ripetitore ad hoc, anch'esso a bassa potenza, piuttosto che aumentare a dismisura quella della base originale. Per chi usa molto il cellulare: usiamo queste benedette cuffiette (non costano molto, rispetto ai rischi sulla salute); naturalmente teniamo il telefono distante: se usiamo le cuffie ma lo teniamo nelle tasche dei pantaloni... non so in che caso il danno sia maggiore :-) Attenzione alle cuffie Bluetooth: sono solo libertà dai fili ma non dai campi e.m.! Anzi, avremo il campo del telefonino e quello delle cuffie!
Insomma, non dobbiamo aver paura della tecnologia, ma possiamo usarla ragionando un attimo di più.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

questo argomento è molto importante!
... e mi preoccupa non poco. Mi piacerebbe che ci fosse una volta per tutte un po' di chiarezza. Ma purtroppo credo che anche in questo caso ci siano dei giochi di potere dietro che ostacolano la corretta informazione.

Secondo te se qualcuno scoprisse che il WiFi è dannoso, verrebbe vietato a livello mondiale? Io credo di no...

MassimoM ha detto...

Mah, non so che dire. Al momento penso che il WiFi dia molto fastidio agli operatori telefonici mobili, per cui viene dato risalto al WiFi e non ai campi dei telefonini, molto più potenti.
Ho guardato un po' in giro, ma c'è troppa gente schierata, difficile capire dove sta la verità...