Per circa un anno, circa 400 tra operai e progettisti hanno lavorato vicino alla cittadina di Ardacia, in Florida, per costruire quella che al momento è la più grande centrale ad energia foto-voltaica americana e alla fine del mese l'impianto dovrebbe entrare in funzione, avvenimento che sarà sottolineato dalla visita del presidente Obama.
Il sistema copre circa 70 ettari di terreno e fornirà una potenza attorno ai 25 MW; assieme ad altri due progetti dello stesso stato americano, porterà a circa 110 MW l'energia rinnovabile della Florida. Rispetto alla richiesta attuale di energia, queste cifre sono piccole, ma corrispondono comunque all'eliminazione di più di 3 tonnellate all'anno di gas responsabili dell'effetto serra, una quantità pur sempre ragguardevole.
Il progetto è costato 150 milioni di dollari e potrà servire circa 3000 utenze. Quindi al momento il costo di un progetto fotovoltaico è un po' meno di 3 volte di quello di una centrale nucleare della stessa potenza; d'altra parte, nel caso nucleare si deve tener conto del costo di smaltimento delle scorie. È prevedibile che con la conoscenza e gli investimenti, i costi delle fotovoltaiche debbano diminuire, come succede per tutte le fonti energetiche.
Per i costi di esercizio invece, non c'è storia: il costo dell'Uranio (che si esaurirà probabilmente nei prossimi 50 anni), quello del trattamento delle scorie e quello legato al personale necessario per il funzionamento e controllo sono di ordini di grandezza più alti della manutenzione di una centrale solare.
Il governo americano negli ultimi anni ha dato un forte impulso alle energie rinnovabile e in particolare quella foto-voltaica, pensando anche allo sviluppo economico del futuro. Infatti, in Europa Spagna e Germania stanno spingendo questo tipo di energia in modo particolarmente aggressivo ed anche la Cina ha presentato un programma energetico fortemente solarizzato, tra cui una centrale da 2GW!!. Gli Stati Uniti potrebbero quindi rischiare di dover comprare la tecnologia dei pannelli foto-voltaici all'estero, se non stessero correndo ai ripari e guadagnando know-how. È recente l'annuncio della costruzione di una centrale da 48MW nel Nevada.
Se ricordiamo che la prima centrale nucleare sperimentale forniva 5MW di potenza e la prima di tipo commerciale arrivava a 50MW, possiamo pensare che anche in questo caso le future novità tecnologiche ci forniranno altri appigli per aumentare il peso delle fonti rinnovabili. D'altra parte, il nucleare ha raggiunto un picco di potenza (e numero di centrali) tra gli anni '70 e '80, per diminuire nel seguito (i 2/3 dei progetti dagli anni '90 in poi sono stati cancellati a causa dei costi e dei tempi).
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