2008-08-23

Oggi stampo le foto digitali!

Abbiamo fatto una valanga di scatti, ma siamo impietosi e ne abbiamo salvati solo 3. Al computer non sono male... stampiamoli! Come?
Diciamo subito che il sistema analogico... è migliore! Il primo consiglio è quindi di portare le foto direttamente ad un laboratorio, che utilizzerà un'attrezzatura che ci fornirà una foto a colori brillanti, che verranno mantenuti per lunghi anni, anche senza tenerla sotto vetro.
Se però ci interessa far vedere le foto per qualche settimana (oppure le teniamo dentro una cornice, sotto vetro), allora una stampante inkjet va più che bene.
Ma... che risoluzione utilizzare? Ovviamente quella della stampante, che di solito si aggira sui 1500 dpi... Sbagliato!!!
Provate a prendere una foto normale, diciamo 5-6 Mpx e farla diventare 200Mpx significa perdere tutta la qualità che poteva avere. Allora?
Il fatto è che le inkjet non hanno bisogno di tutta quella risoluzione immagine; infatti, il dato tipico di 1440 è fuorviante, anche se comunque è un indice della qualità della stampante.
Per capire il perché, bisogna introdurre un altro parametro della stampante: i livelli di grigio. Facciamo un esempio agli estremi: se la stampante fosse in grado di stampare 2 livelli di grigio, questi potrebbero essere il bianco ed il nero, senza gradazione intermedia (nessun grigio); per 4 livelli avremmo bianco, nero e due grigi intermedi. Per 256 livelli, abbiamo bianco, nero e 254 livelli intermedi.
Alle luminosità normali, l'occhio riesce appena a percepire 240-260 livelli, cioé se fossero uno vicino all'altro, tenderebbe a vederli come una sfumatura (in condizioni particolari, i livelli appena visibili possono essere di più o di meno). I produttori di stampanti hanno quindi deciso che una fotografia per essere bella deve essere composta da 256 livelli (perché non, p.es., 268? Perché è una potenza di 2, che nel digitale può sempre tornare utile... e poi è un quadrato perfetto: 16x16=256).
Il bianco è semplice da creare: basta non mettere inchiostro sulla carta. Lo stesso per il nero: basta coprire tutto lo spazio con inchiostro nero. E per i grigi intermedi?
Visto che non abbiamo un inchiostro grigio per ogni livello, possiamo soltanto simularlo, gettando sulla carta un po' di gocce nere: più gocce ci sono, più saremo vicini al nero.
Allora consideriamo un piccolo quadratino della carta, ingrandiamolo e pensiamo di disegnarci sopra 256 quadratini; in pratica il quadrato sarà scomposto in 16 righe di 16 colonne (ecco perché il quadrato perfetto!). Per avere il bianco, tutti i quadratini sono vuoti; per avere il livello appena più scuro, uno dei quadratini sarà nero, p.es. quello centrale; per il successivo grigio, due quadratini saranno riempiti col nero e così via, fino ad arrivare al nero, con tutti i quadratini pieni. Per avere un'idea, ogni goccia sulla carta si aggira tra i 10 i 20 micron (1µ=1 millesimo di millimetro).
Quindi, per avere un solo punto colorato di un grigio rispetto ai 256 possibili, avremo sempre bisogno di un quadrato di 16x16 e ciascuno dei quadratini sarà soltanto vuoto o pieno (bianco o nero); guardandolo da distante, non vedremo i quadratini ma solo un quadrato grigio, più o meno scuro a seconda di quanti quadratini abbiamo riempito.
Ma... allora per disegnare un punto grigio con una inkjet, dovremo riservarci un quadrato di 16x16 punti! Pensiamo a tutta una fila di questi quadrati sul foglio, ciascuno fatto da 16x16 quadratini e scopriremo che la risoluzione non è 1440dpi: due pixel vicini della fotografia da stampare saranno sulla stampa distanti, in media 256 dei punti minimi della stampante!
Dire che la stampante ha una risoluzione di 1440dpi ci dice soltanto che in un pollice riesce a far stare 1440 gocce di inchiostro; ma una buona parte di queste gocce servono per fare i livelli di grigio!
In altre parole, la foto verrà stampata con una risoluzione ben più bassa dei 1440dpi: sarà infatti 1440/16=90dpi!! Cioé, 90dpi sono sufficienti per saturare la risoluzione della stampante!
Vogliamo una risoluzione più alta con la stessa tecnologia di stampante? Ok, basta non chiedere 256 livelli. P.es. se ne richiedessimo solo 64 (=8x8), il quadrato sarebbe di 8x8 quadratini e la risoluzione della foto stampata sarebbe di 1440/8=180dpi. Riassumendo in una formula:

risoluzione della stampa = dpi della stampante / radice quadrata del numero dei livelli

Vi sono tre strade tecnologiche per superare i limiti di questa formula.
Il primo è di introdurre un inchiostro grigio (da non confondere col il secondo nero, usato per migliorare i contrasti): utilizzando le gocce grigie e quelle nere in giuste proporzioni, è possibile ottenere livelli di grigio senza utilizzare tutti i 256 quadratini: magari con una matrice p.es. 12x12 si ottengono lo stesso i 256 livelli e la risoluzione diventa 1440/12=120. Il tutto portato sui colori significa usare magenta chiaro e magenta scuro, cyan chiaro e scuro, ecc...
Il secondo metodo è di usare gocce di dimensione variabile: una goccia grande dà più colore di una piccola. Calcolare la risoluzione qui non è semplice e dipende dal costruttore.
Il terzo metodo è un artificio: quando arriva al driver una foto ad alta risoluzione, il software cerca di tener conto di tutti i dati possibili per creare un'immagine che, pur a bassa risoluzione (formula precedente), dia l'impressione di essere molto più risoluta, tenendo conto dei bordi, dei colori vicini ed altro. Su alcune note tecniche, alcuni fabbricanti scrivono: risoluzione elaborata: 5700dpi. Usando la formula, significa circa 300dpi (elaborati), praticamente come una laser economica. Purtroppo nell'altro senso si ha sempre un 1440dpi.
Dithering e diffusione di errore possono anche aiutare a stampare livelli che la stampante non potrebbe fare; in questo modo aumentiamo la risoluzione finale (il quadrato base è più piccolo) con la stessa sensazione di livelli.
Ma in definitiva: a che dpi devo stampare questa benedetta foto?
Diciamo che con le stampanti di ultima generazione si può pensare di usare un valore dpi tra 200 e 300; se si va oltre non si hanno sensibili miglioramenti ed il file diventa enorme; sotto i 150 si potrebbe vedere qualche peggioramento.
Se invece abbiamo una stampante datata... andiamo a leggere le informazioni tecniche e applichiamo senza indugi la formula vista!
Nota: tutto vale per i file raw (foto non compressa, senza elaborazioni da parte del software della camera); se partiamo da un jpeg, sarà meglio non chiedere troppo a tutta la catena macchina-software-stampante!

1 commento:

Stampa foto online ha detto...

Di sicuro, questo è un problema comune e un sacco di gente non capisce perché succede. Raccomandazioni molto utile!