2008-07-05

Il fonino del desiderio

Tra meno di una settimana debutterà in Italia l'iPhone, l'incredibile giocattolino di Apple, atteso da molti dal momento della sua uscita negli States.
Come ogni oggetto ideato da Steve Jobs, ha già diviso gli eventuali acquirenti in due parti: c'è chi lo sogna di notte e farebbe di tutto per averlo (e ci sono quelli che l'hanno comprato fuori Italia già da un po', sfidando i vari update di Apple, all'installazione del quale ogni crack viene eliminato); e c'è chi lo odia con tutte le proprie forze e se ne fa un vanto di non volerlo nemmeno se gli venisse regalato (la scusa principale è che non si può scaricare roba pirata da installare...).
Restando obiettivi, non si può fare comunque a meno di notare la grande innovazione insita nel giocattolino, che diventa un oggetto nuovo, a metà tra notebook, telefono, iPod, palmare, GPS, fotocamera, archivio in genere. Chi pensa sia solo un concorrente del Blackberry o HTC è solo perché non si è soffermato sulle caratteristiche. Poi, ovvio, ciascuno può anche pensare che certe funzionalità non gli serviranno mai e che non valga la pena di spendere per averle.
Fatto sta che l'11 luglio verrà aperto il mercato italiano, dopo essere stato in catalogo nel resto dell'Europa; ritardo, sembra, dovuto a mancati accordi con gli operatori telefonici nel nostro paese.
Verrà quindi commercializzato da Tim e Vodaphone, in diretta concorrenza.
O meglio, così dovrebbe essere.
Se provate ad andare sui rispettivi siti, scoprirete che tali operatori non devono aver mai avuto in mano un iPhone e comunque non ne conoscono il funzionamento. Infatti, tutte le offerte sono tese a cronometrare fino al singolo byte e al singolo secondo, non esiste una tariffa flat, ma a questo punto meglio così, chissà quanto ci avrebbero fatto pagare un'accesso flat alla rete.
Basta dare un'occhiata al sito della AT&T americana per fare un piccolo confronto con le nostre tariffe, anche lasciando stare il passaggio favorevole da dollaro ad euro. Non sto a fare tabelle di confronto, c'è chi l'ha già fatte: sul sito iphoneaffossato ci sono tutte le prove. AT&T arriva a fornire su tutti i contratti una flat per i dati; guardiamoci gli altri dati e vedremo che siamo i più costosi.
Questa è solo un'altra dimostrazione delle alte tariffe che vengono mantenute in Italia, in genere.
Tornando all'iPhone, per chi non sa, è un aggeggio che sfrutta pesantemente internet: non appena gli viene chiesto qualcosa che non ha, l'attimo dopo è sulla rete per scovare l'informazione. Essendo un sistema operativo completo, con un browser normale, legge le pagine con le illustrazioni come fosse un computer. E per Tim e Vodaphone si parla ancora di spese diverse a seconda dell'operatore di arrivo!
Aggiungiamo anche 200 euro per lo stesso iPhone, mentre in altri paesi viene persino compreso nel contratto.
L'idea è chiara: i nostri operatori pensano che tutti impazziscano per l'iPhone e lo comprino a qualunque prezzo. Penso proprio che si sbaglino: qualche acquisto ci sarà, ma non la marea che è stata in America. Come al solito saremo l'esempio da non seguire per il resto del mondo.
Se avete qualcosa da dire ai nostri operatori in particolare per l'iPhone, ma anche in genere per le loro tariffe, passate da questo sito e firmate la petizione. Non so quanto sarà utile, ma per lo meno non saremo stati zitti.

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