A proposito di auto elettriche, mi sono imbattutto in un altra ditta che fa le cose sul serio e che mi era sfuggita nei post precedenti; si tratta della francese Venturi, che presenta in catalogo niente meno che tre modelli, molto diversi tra loro. Si tratta di auto già in catalogo, anche se la vera commercializzazione partirà nella prima metà del 2008; si va dal modello Fetish (in pratica un'auto sportiva da 240.000 euro, possiamo considerarla solo una concept car, con quel prezzo!), all'Astrolab (in pratica un esercizio di fattibilità), all'Eclectic, l'unica a mio avviso interessante per il pubblico. Purtroppo i prezzi si mantengono sull'alto, comparati ad auto per uso simile: 24.000 euro sono abbordabili, ma deve essere una scelta di vita, perché per lo stesso prezzo si possono avere auto basate sul motore a scoppio di ben altro peso e confort.
Supponendo comunque di potersi permettere l'investimento sull'ambiente, l'Eclectic (nella foto) sembra una buona auto da città e forse qualcosa di più; 2 posti più guidatore (se ci sono bagagli, è meglio lasciare a casa una persona) è una pura elettrica e si ricarica sia tramite spina che usando pannelli solari posizionati sul tetto, arrivando a garantire, in totale, quasi 200km di autonomia (una ventina dei quali basati sui pannelli, il resto deve essere già nelle batterie). Nei filmati viene presentata senza porte: spero che siano comprese nella dotazione invernale! Ovviamente è leggera (meno di 300kg), il che lascia qualche dubbio in caso di incidente, anche se in città le velocità dovrebbero essere moderate. Potrebbe essere un'occasione per qualche amministrazione comunale e magari per le flotte aziendali per il corto raggio: alla fine, cosa ha di meno di una Smart usata in città? Un aumento delle vendite previste potrebbe portare alla diminuzione del prezzo e quindi all'appetibilità del grande pubblico, soprattutto se i prezzi della benzina dovessero continuare la loro corsa.
Insomma, il 2008 dovrebbe vedere la nascita di qualche cosa di interessante in questo campo, anche se la strada da fare, ancorché obbligata, è ancora lunga.
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