Ci è rimasto qualcosa del breve regno di Carlo Rubbia (Nobel per la Fisica) all'ENEA (ricorderete come sia stato licenziato dal governo Berlusconi dopo un anno, forse perché pretendeva di far funzionare l'ente - avevamo fatto fuggire i futuri premi Nobel, ora li facciamo scappare anche dopo il premio). Dopo 4 anni di stop, riprese, rallentamenti, mancati finanziamenti, ecc ecc... il Progetto Archimede sta partendo!
Archimede: escludendo il genio di Paperopoli, fu colui che indendiò le navi romane convogliando il calore del Sole tramite uno specchio. Lo stesso principio viene applicato ora a Priolo, Siracusa, dove 72 specchi parabolici su una superficie di 40000 metri quadri potranno generare circa 5 Megawatt (MW) di potenza, con un risparmio stimato annuale di 7000 tonnellate di anidride carbonica, la principale responsabile dell'effetto serra.
L'idea è partita negli anni 80: in California si costruì un impianto di specchi capace di 354 MW, ancora oggi in funzione. In sostanza, i raggi solari sono convogliati su un fluido che, scaldandosi, è in grado di muovere una turbina e produrre elettricità (il tutto è chiamato impianto a concentrazione, CSP).
Il sistema voluto da Rubbia (ora volato in Spagna) e sviluppato con ENEL, è stato risollevato anche da piccole e medie aziende italiane ed ha la particolarità di usare un fluido di sali come trasportatore del calore: questi sali fusi, a temperature fra 300 e 600°C sono accumulati in serbatoi con pareti d'acciaio e mattoni refrattari all'esterno. In questo modo il calore si conserva e la centrale può fornire una certa potenza anche fino a 10 ore dopo l'insolazione, cioé anche di notte! I sali in questione sono il Nitrato di Sodio e quello di Potassio; in teoria sono innocui, anche se qualche dubbio permane (vedi qui).
Nonostante avessimo in casa l'esperto del campo, ora siamo come al solito in ritardo; p.es. la Spagna (ma guarda un po'!), che in marzo ha inaugurato la prima parte, 11 MW, del primo CSP europeo, che entro il 2013 porterà a 9 impianti per 300 MW; anche l'Egitto avrà entro il 2009 un impianto da 150 MW.
Come mai a nessuno in Italia è venuto in mente di stringere accordi con i paesi dove un impianto CSP potrebbe essere vantaggioso? Dopo tutto l'invenzione è nostra, dovrebbero essere gli altri a venire a imparare da noi. Un bel sostegno alle aziende del settore potrebbe essere un buon segno, così come qualche investimento in ricerca.
Ricerca? Forse in Italia chi decide non ne conosce più il significato.
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