Attorno a questo nome si aggirano molte parole, di solito comprese solo dagli iniziati. Intanto, capiamoci: non è un software che cambia versione; si tratta del normale mondo internet, ma visto attraverso nuove tecnologie. In altre parole: la bontà o meno della rete resta come sempre nelle mani o nelle teste di chi pubblica (compreso questo blog, eh eh!) e l'accettarlo o meno sta nelle teste di chi naviga.
Questo premesso, passiamo avanti; in pratica, cosa significa la versione 2 della rete? Dovrebbe essere un'esperienza utente diversa da quanto siamo abituati, anche se però spesso l'utente si accorge dalla novità solo da una responsività dei siti un po' più alta del solito: si clicca su un pulsante e si vede comparire il risultato atteso (o almeno, si spera!) senza l'impressione che la pagina sia cambiata.
La novità in pratica è proprio questa: il programmatore riesce a cambiare il contenuto di una parte della pagina senza far ricaricare tutta la pagina, quasi come fosse un frame (una sorta di finestra invisibile). In realtà il frame richiede che una vera pagina venga caricata e mostrata in uno spazio definito della pagina principale. Nel web 2, invece, la pagina resta la stessa: sono alcuni componenti software che si incaricano di cambiare parti del contenuto della pagina. Un po' come si fanno cambiare i pulsanti quando il mouse ci passa sopra (hover); qui il cambiamento avviene su intere regioni ed è dinamico, cioé quel che compare non può essere previsto ma è costruito sul momento. Il tutto significa che il server a cui siamo collegati deve solo fare i conti previsti e spedire i risultati, non una pagina intera, con vantaggi in velocità di risposta.
Senza entrare nei particolari, sul server lavora un servizio apposito e sulla nostra macchina lavora l'onnipresente javascript, con qualche attenzione in più del programmatore.
Sta quindi delineandosi sempre più la differenza tra un programmatore di siti web (li fa funzionare) ed il designer (progetta l'interfaccia grafica), ciascuno specialista nel proprio campo.
Volete qualche esempio di Web 2? Bene, se avete un blog come questo lo state già usando! Avete presente come si modifica il layout del blog su Google? Si trascinano gli oggetti come fossero sulla nostra scrivania. Sempre con Google, provate ad accedere al nuovo Office online e vi troverete (quasi) come steste lavorando in locale, con un foglio elettronico ed un elaboratore di testi, con possibilità di up- e down-load e di condivisione dei file con altri.
Un altro esempio famoso? Yahoo ha introdotto da qualche mese la versione beta del suo sistema di posta via web; l'esperienza d'uso non è granché diversa da un normale Outlook (per quelli che si ostinano ad usarlo...) o da un qualunque altro sistema di posta: un click su un messaggio e nella parte inferiore dello schermo si può leggere il testo; un altro click ed il messaggio può essere contrassegnato o cancellato o archiviato, con aggiornamento quasi immediato. Non so dire se tra Yahoo e Google chi sia arrivato prima: anche Gmail infatti, anche se in modo un po' diverso, permette un simile uso, addirittura inserendo chiavi di ricerca per le mail.
Ma volete vedere il Web 2 veramente all'opera?
Allora seguite questi due link: netvibes.com (piuttosto squadrato, ma ordinato, con molte possibilità), protopage.com (schema libero, come spostare post-it sullo schermo). Sono entrambi due sistemi di desktop virtuale: tramite registrazione vi si può accedere da qualunque computer e ritrovare le proprie info dove le si ha lasciate. Impossibile spiegare meglio: fateci un giro e scoprirete che il gioco diventa utilità!
Ah, dimenticavo: Ajax è la parola magica, la sentiremo sempre più spesso (e poi fa tendenza!); magari ne parliamo un giorno :-)
2 commenti:
In realtà il Web 2.0 è un altro modo di vedere e fruire il web.
AJAX e quanto ne consegue è un aspetto solo marginale.
Per Web 2.0 si intende che il navigatore ed i contenuti vengono posti in primo piano rispetto allo stesso sito.
Il web diventa una semplice piattaforma attraverso cui ogni navigatore può condividere le proprie informazioni, i propri contenuti e nello stesso tempo fruire dei meme lasciati da terzi.
Nel Web 2.0 l'informazione è orizzontale.
I contenuti partono dal basso.
grazie Rhada, ottima precisazione, come sempre.
Comunque al momento quello che l'utente normale può vedere è un modo diverso di interagire con il web: in pratica c'è un proliferare di siti che cercano di portare su web l'esperienza che si ha con il proprio computer in locale.
Grazie del post!
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