Wikipedia (qui la versione italiana) è il famoso esempio di conoscenza distribuita OpenSource: moltissimi utenti contribuiscono ad un database basato sul software Wiki, con lo scopo di creare un'enciclopedia libera sia per la consultazione che per la redazione: infatti, chiunque abbia un accesso ad internet può modificare qualunque voce, anche senza registrarsi. Tant'è che ci sono alcuni, eletti amministratori, che passano il tempo a scoprire eventuali azioni teppistiche e cancellarle.
Dato che chiunque può intervenire, è sempre stato sentito dalla comunità il problema dell'autorevolezza: in altre parole, se io modifico una voce medica, questa sarà certamente meno precisa che se fosse un medico a farlo. La filosofia di Wikipedia risolve il problema per approssimazioni successive: se una voce è errata, prima o poi qualcuno autorevole la leggerà e la correggerà. Allo stesso modo, le voci legate all'attualità si prestano ad interpretazioni che dipendono dal pensiero di chi scrive (basta vedere la cronologia delle voci legate ai politici!): Wikipedia prevede che dopo discussioni si possa arrivare ad una posizione che rappresenti il miglior compromesso; questo viene definito il punto di vista neutrale, a cui in effetti un'enciclopedia dovrebbe puntare, ma che spesso invece riflette le inclinazioni dei redattori responsabili.
Questo modo di agire ha dato i suoi frutti, se tempo fa, esaminando alcune voci a caso, Wikipedia aveva mostrato un numero di errori appena inferiore a quelli dell'Enciclopedia Britannica!
Tuttavia, c'è sempre il problema che spesso alcune voci restano errate a lungo, prima che qualcuno le trovi e le corregga; allo stesso modo, alcune discussioni su personaggi controversi vanno avanti all'infinito, con una sequela di correzioni che rasenta il capriccio. Per questo motivo, quando si cerca qualcosa su Wikipedia che non sia una formula matematica, si vanno poi a cercare conferme in giro.
Notizia recentissima è che uno dei co-fondatori (L.Sanger) del progetto Wikipedia, proprio su queste basi, ha fondato Citizendium, un progetto molto simile a Wikipedia, ma nel quale ci sarà un comitato di redattori, riconosciuto autorevole sulle varie branche di conoscenza, che dovrà accettare o meno i contributi scritti dagli utenti. Questo gruppo di saggi si esprimerà sui punti di contrasto degli utenti, scegliendo la soluzione corretta.
Partiranno da una copia di Wikipedia (la cui licenza permette la copia, la modifica e la pubblicazione), che verrà modificata dove necessario. Dopo di che, verrà aperta ai contributi di tutti, dopo approvazione. Inoltre, ogni utente dovrà partecipare con il proprio nome ed una email funzionante (questo dovrebbe responsabilizzare). Il gruppo dei saggi verrà costruito ad invito.
A me pare che questo riporti in campo il problema della parzialità: il risultato rifletterà il punto di vista di questi saggi e magari dimostrerà che la neutralità... è irraggiungibile! Inoltre, altri tentativi del genere sono stati fatti nel passato, ma sono collassati sotto il lavoro enorme delle approvazioni e per liti tra i saggi...
Tuttavia, facciamo gli auguri alla neonata enciclopedia: il sapere è sempre il benvenuto. Vedremo in seguito quale idea di base era la più corretta.
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