2014-05-11

Nuova vita ai "vecchi" MacBookPro

Il mio MacBook Pro (modello 4,1) ha un po' di annetti; il modello è chiamato "Early 2008", da cui si capisce che ha 6 anni di onorata carriera, ma non solo: in mezzo è avvenuta la rivoluzione degli Unibody e recentemente dei Retina Display.
Sì che ho ancora funzionante un Powerbook G4 del 2003, che di anni ne ha 11, ma se lo scopo è lo sviluppo, allora i modelli invecchiano un po' più velocemente della media dei Mac.
Che fare? L'acquisto di un nuovo Mac è sempre una cosa che da un lato dà soddisfazioni, ma dall'altro lascia il portafoglio vuoto.

Alternative? Dopo aver girato un po' sui forum e sulle riviste web specializzate, viene fuori l'idea: sostituire l'hard disk attuale (250 GB, 5400 rpm) con una SSD.
Finora non avevo mai considerato questo aggiornamento: l'HD originale funziona bene, è abbastanza silenzioso, non si fa sentire con click continui e così via. In più il modello 4,1 ha un bus SATA II limitato alla velocità del SATA I, per non dare problemi al lettore di DVD, che si trova sullo stesso bus. Dato che oggi ormai si trovano solo SSD con SATA III, sembrava uno spreco di soldi montare una cosa da 6Gb su una linea che ne accetta non più di 1.5Gb.
E infatti in giro per il web alcuni dicevano che si vedeva la differenza, altri che non era il caso di cambiare per un piccolo aumento della velocità.

In più, c'era anche il fatto psicologico del numero massimo di cicli di lettura/scrittura di una SSD: in effetti, anche un HD rotante fornisce un numero massimo di letture, oltre il quale in media si rompe qualcosa di meccanico o magari di elettronico, ma siamo abituati a pensare comunque che l'HD meccanico duri quasi all'infinito.

Alla fine ho rotto gli indugi: oggi un SSD di capacità normale si presenta con dei prezzi abbastanza normali. Non ho voluto andare sui top di gamma tanto, mi son detto, con un bus da 1.5Gb è inutile.
Per cui mi sono orientato su un SanDisk, SATA III, da 250 GB, praticamente un copione dell'HD originale. Su Amazon veniva offerto con il 40% di sconto (per quel che vuol dire: sembra che a prezzo pieno non ce ne siano, per cui il riferimento alla fine è il prezzo scontato!). E comunque SanDisk non è una marca da buttare, anzi.

Non prevedevo di aver problemi con lo smontaggio/montaggio: avevo già dovuto aprire il Mac per cambiare la ventola destra, diventata rumorosa; l'HD è solo dalla parte opposta, ma sempre ben raggiungibile. Solo due difficoltà: a) alcuni connettori che passano sopra l'HD e devono essere scostati con attenzione; b) avere un cacciavite Torx, altrimenti non si possono svitare i supporti dell'HD da inserire sulla nuova SSD. In tutto: mezz'ora di lavoro (grazie ad iFixit!).

Avevo preferito fare un backup completo prima di estrarre l'HD, ma senza clonare nulla: sempre meglio partire da un'installazione fresca (anzi: è l'occasione per eliminare cose mai usate!).

Quindi, accensione, collegamento ad un HD esterno dove avevo preventivamente scaricato dal Mac App Store l'ultima versione di Mavericks. Tutta l'installazione avviene normalmente con i soliti tempi ed anche il setup di OS X non è indicativo, dovendo inserire tutti i dati di configurazione. Fine. Pronti all'avvio, cronometro in mano... (il tempo da battere è di 90 secondi con Mavericks; da nuovo si avviava in 40 secondi con Leopard [10.5]).

Boing... mela grigia... rotellina... eccolo! Richiesta password: Urca! 16 secondi!!!
Inserita la password, passano circa 2 secondi per avere il desktop pronto, con tutti i menu extra visibili e possibilità immediata di aprire finestre o lanciare programmi!
Allora era tutta questione di hard disk!
Faccio la classica prova ammazza-computer: vado sul dock col mouse e in sequenza veloce faccio partire le prime 5 applicazioni da sinistra, tra cui Safari. Ognuna di loro si apre con un "salto" solo e in circa 5 secondi sono tutte pronte a ricevere comandi, compreso quell'elefante di Safari!

L'entusiasmo mi fa cercare immediatamente in rete gli accorgimenti per mantenere in buona salute la SSD (in pratica per evitare scritture inutili, soprattutto quelle ripetute):

  1. attivazione del TRIM: con i dischi non originali OS X non lo attiva. Scaricare TRIM Enabler oppure Chameleon SSD Optimizer.
  2. spegnere il sensore di movimento improvviso, che proteggeva le parti meccaniche dell'HD. Si tratta di un comando da terminale, spiegato qui dalla stessa Apple.
  3. disabilitare il Safe Sleep, che fa scrivere l'immagine della RAM sul disco, utile in caso di batteria quasi scarica. Evitiamo così una scrittura pari alla dimensione della RAM ad ogni stop del Mac. Comando da terminale, spiegato qui. Se si trattasse di uno degli ultimi modelli, bisogna disabilitare anche un'altra regolazione, ma per il 4,1 non esiste.
  4. disabilitare la registrazione dell'ultima data di apertura di ogni file, anche questa fonte di scritture inutili (la data di modifica sarà comunque registrata). Questa è una procedura un po' più complessa, ma fattibile, spiegata qui, dove c'è anche un riassunto degli altri punti.
  5. se usiamo Time Machine, attiviamolo ma poi disattiviamo i backup periodici in locale, fatti quando il disco di TM non è collegato: oltre a fare un backup ogni ora, porta via spazio prezioso. Anche qui, comando da terminale (spiegato qui).
Personalmente, ho usato TRIM Enabler per attivare il TRIM e Chameleon per impostare le altre cose (escluso il noatime, punto 4, che deve essere fatto a mano).
Ci sarebbe ancora un altro punto, che però è controverso: si può decidere di disattivare il journaling. Questa caratteristica è utile per mantenere coerenza nei dati del disco in caso di interruzione improvvisa, come mancanza di corrente (per i sistemi desktop) o freeze o kernel panic del Mac. In questi casi, il journaling permette di ricostruire le operazioni lasciate a metà e quindi di ricuperare al riavvio senza intervento i dati che potevano andare persi.
Consiglio: se vivete pericolosamente, cioè scaricate anche versioni beta dei software, peggio ancora nel caso dei driver, se cioè vi capita ogni tanto di dover spegnere forzatamente il Mac, allora il journaling vi è necessario. Se invece lo usate normalmente, con software standard affidabili e non vi è mai capitato di doverlo spegnere con l'interruttore, allora potreste pensare di disabilitare il journaling (ma poi non accusatemi se vi succede di perdere un file importantissimo!). La disattivazione può essere fatta da Utility Disco.

Ormai sono 10 giorni da quando ho effettuato l'installazione e da allora non ho mai visto la famosa spinning wheel colorata, che mi faceva andare in bestia e mi spingeva a pensare ad un nuovo Mac. Inoltre, il Mac è diventato silenziosissimo! Alla sera, nel silenzio, non esce il minimo rumore (le ventole provocano soltanto un lieve soffio). Ho poi scoperto che scalda meno (quindi ventole al minimo quasi sempre) e, cosa piacevole, ha guadagnato tra i 30 e 50 minuti in più di batteria: alla fine, l'HD richiedeva un motore, l'SSD no!

Con i costi attuali e se non c'è necessità di avere grande spazio disco, la sostituzione con una SSD può darvi l'impressione di avere per le mani un computer nuovo!

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