2008-03-19

Ancora musica digitale e diritti

Finora le compagnie discografiche per contrastare i download illegali si sono sempre trincerate dietro cause civili e penali, aumentando i prezzi (strano modo: se il mercato non va, di solito si abbassano...), imponendo tasse anche piuttosto ingegnose quanto vessatorie (e valga per tutte quella sui CD, anche se sono utilizzati per registrarci sopra i dati della propria attività, dove le uniche note non sono musicali). E poi sono venuti i bollini SIAE che devono essere messi persino sui CD delle riviste, anche se non contengono opere soggette al diritto d'autore; e poi la tassa sui siti web che utilizzano musica, anche se è di proprietà dell'autore del sito.
Però qualcosa si sta muovendo nel campo della musica digitale (cioé MP3, AAC, ecc...).
A dicembre Nokia e Universal Music hanno comunicato che stavano elaborando un nuovo modello di vendita: l'acquirente di un certo modello di telefonino avrebbe a disposizione il download gratuito legale per 12 mesi di tutto il catalogo Universal e, alla fine dei 12 mesi, resterebbe comunque possessore legale della musica scaricata. Per contro, Nokia passerebbe a Universal Music una quota che si aggirerebbe attorno agli 80$. A quel che si dice, ci sarebbe comunque la restrizione che la musica così ottenuta potrebbe essere ascoltata solo sul telefonino acquistato, senza possibilità di ulteriori copie.
Il tutto dovrebbe partire a metà 2008, probabilmente in contemporanea con l'uscita di un nuovo modello.

Davanti a questa iniziativa, poteva restare fermo il grande attore della musica digitale, cioé iTunes? Infatti, è di questi giorni l'indiscrezione (Financial Times), per ora non confermata, di trattative tra Apple ed alcune case discografiche (probabilmente quelle che già hanno accordi con iTunes Music Store) per fornire un download gratuito della musica attraverso i canali ufficiali; la possibilità del download sarebbe garantita per tutta la vita dell'iPod acquistato, con l'assicurazione che la stessa musica resterebbe di proprietà dell'utente anche in seguito, quando l'iPod non funzionasse più. Sembra che le alternative in discussione siano un aumento del prezzo di acquisto dell'iPod oppure un abbonamento mensile, anche se Steve Jobs tempo fa aveva fatto sapere di non considerare l'abbonamento un'alternativa valida; potrebbe diventarlo però per l'iPhone, che già prevede un abbonamento per l'accesso alla rete.
Insomma, qualcosa sembra muoversi; vedremo i risultati.

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