Nuova puntata della lotta tra i detentori dei diritti su musica e film ed i pirati provenienti dal web.
In Francia, il nuovo governo di Sarkozy ha promosso una politica indubbiamente innovativa: internet provider e le major hanno firmato un accordo che prevede di non fornire l'accesso a internet a chi scarica illegalmente contenuti coperti da diritto d'autore. Verrà infatti costituito una commissione di controllo che, una volta individuato un pirata, all'inizio gli spedirà mail dissuasive ma, se il comportamento incriminato dovesse continuare, passerà il nominativo ai provider, che taglieranno così l'accesso alla rete.
Come contropartita, le case discografiche e cinematografiche si impegneranno ad eliminare ogni restrizione dalle copie vendute legalmente, in modo da permettere le stesse azioni che un normale acquirente di CD o DVD può fare: copia di riserva, trasferimento su iPod e simili, ecc... Inoltre, lo streaming dal web di film avverrà in concomitanza con l'uscita dei DVD.
Non ho ancora trovato commenti nel web; la prima cosa da notare è che non si tratta di un vero accordo (le associazioni di consumatori, p.es. non hanno avuto voce in capitolo), ma di una vera e propria legge: d'altra parte, non è detto che una legge debba essere condivisa. L'indubbio passo avanti per il consumatore di poter disporre di quanto ha acquistato, come se si trattasse di un CD, non è comunque una cosa nuova: come riportato in precedenza, era già possibile ottenere sia dallo Store di Apple che da altri, brani non protetti, con un prezzo leggermente più alto; c'è da attendersi che anche in questo caso il prezzo ne risenta.
Ci saranno a mio avviso anche dei problemi di controllo: in pratica la commissione dovrà esaminare tutti i file musicali scaricati da un certo utente, alla ricerca di quelli coperti da diritto d'autore, scartando quelli forniti legalmente da un certo numero di artisti. Esempio: tralasciando la situazione italiana (in cui se metto un mio brano sul mio sito devo comunque pagare un tot alla SIAE...), dovranno essere individuati come legali i download in cui è il detentore del diritto d'autore a mettere a disposizione il brano. Cosa molto facile nel caso il nome del file sia del genere "Pink Floyd - The Great Gig in the Sky"; ma se fosse "Giovanni Rossi - La mia vita", scaricata via P2P e all'interno ci fosse una registrazione di commenti personali? La commissione dovrà ascoltare ogni file?
Vedremo tra 6 mesi, un anno i risultati.
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