Oggi ho letto un trafiletto nelle pagine 'scienza' di un giornale a proposito di auto elettriche, con numeri che non mi convincevano. Vi era riportato che per ora il futuro dell'auto è la benzina, anche a scapito del diesel, che con la normativa Euro 6 dovrà montare un costoso filtro (ma qualche anno fa non ci hanno convinto che inquina meno?). Per l'auto a Idrogeno bisognerà aspettare almeno 20 anni; per quelle elettriche, qualche notizia positiva dagli Stati Uniti, dove alcuni distributori hanno montato sistemi di ricarica ad alta tensione, per ricariche attorno ai 10 minuti (penso che questo tenda a 'stancare' di più le batterie).
Allora ho provato a fare un giro sulla rete, cercando di raccogliere dati e commenti per vedere come stiamo realmente andando nelle alternative al 'puzzolente' petrolio. Infatti, secondo stime UE, i mezzi di trasporto sono responsabili del 21% delle emissioni di gas ad effetto serra.
Questa quindi è la prima puntata, dedicata ai bio-carburanti.
Si tratta di carburanti tipo il bioetanolo, ottenuto da frumento, canna da zucchero, mais. Già nel 2005 la Volvo presentò modelli con motore FlexiFuel, funzionanti con una miscela con il 15% di benzina e 85% di bioetanolo. La Saab aveva un progetto simile. Il governo svedese varò agevolazioni fiscali per questo tipo di auto, forte anche del fatto che molti distributori in Svezia avevano già un impianto a biometanolo. Oggi anche altre marche hanno lanciato modelli ibridi (ho presente Renault con la Megane E85, Ford con la Focus 1.8 ed altre). In particolare, in Italia è partito il progetto BEST a La Spezia, per studiare problemi, fattibilità, standard da definire, anche se siamo tra i più grandi fornitori di E85 della Svezia, quindi un po' di cose dovremmo anche già conoscerle. Mi pare un modo per racimolare un po' di soldi per montare qualche distributore: speriamo si vada oltre nello studio.
Infatti per noi il problema è che in Italia non esistono distributori di E85, anche se dal 2001 la Ford, per esempio, ha venduto qualche decina di migliaia di auto di questo genere, per la maggior parte in Svezia.
Per quanto riguarda il bilancio energetico, da alcuni studi sembra confermato che l'energia necessaria per produrre alcool da cereali sia minore di quella per produrre un equivalente in benzina. Il risparmio finale alla pompa non sembra essere un granché: sarebbero infatti necessari incentivi e agevolazioni (tipo meno bollo, sconti RCA, ecc) come in effetti avviene in Svezia.
Dall'inizio del 2007 la Francia ha decisamente puntato verso l'E85 tramite incentivi e la costruzione di 500 stazioni di rifornimento, anche dopo aver calcolato che la loro agricoltura sarebbe in grado di rifornire tutto il parco auto circolante.
Il motore E85 è praticamente simile a quello a benzina, quindi prevede combustione, con il basso rendimento che tutti conosciamo (anche se la presenza di maggiore ossigeno dovrebbe migliorarlo) ed emissione nell'ambiente di vari prodotti finali; in pratica il vantaggio dell'E85 è la (quasi) sostituzione della benzina, ma il principio non cambia. Allora, prima di indicarlo come soluzione immediata, ho cercato in rete qualche notizia sul possibile inquinamento da E85.
Purtroppo, l'ho trovata: da un recente studio (marzo 2007, ma esistono anche voci precedenti) della Stanford University, dove hanno simulato l'uso massiccio dell'etanolo nella zona di Los Angeles, previsto per il 2020. Il risultato del modello prevede un aumento dell'inquinamento del 4%, maggiore ozono e smog, con conseguente sulle patologie respiratorie. Se confermata, questa notizia potrebbe frenare la corsa all'E85 in tutto il mondo. La conferma è necessaria: in un campo così delicato le pressioni delle lobby sono altissime e basta cambiare qualche ipotesi del modello per ottenere risultati diversi...
Qualcuno giura sul seguente ragionamento: la CO2 emessa dall'etanolo sarebbe la stessa che verrebbe emessa dalla degradazione delle piante, per cui non ce ne troviamo di più nell'atmosfera; invece quella emessa dal petrolio se ne starebbe sotto il suolo. C'è però da considerare che in un modo o nell'altro nelle città ci troveremmo con lo stesso problema di oggi, con smog e tutti i derivati della combustione, per cui non vedo vantaggi per l'ambiente urbano. Per contro non ci sarebbero le emissioni delle raffinerie, sostituite da qualcosa che in teoria dovrebbe essere più naturale. Inoltre, un vecchio studio del 2002 evidenzia che le stesse piante emettono monossido di carbonio ed almeno 3 sostanze considerate pericolose, tra cui la formaldeide. I produttori di etanolo dovranno perciò tenere sotto controllo queste emissioni.
D'altro canto, il sito RFA afferma con decisione esattamente il contrario: l'etanolo sarebbe un enorme passo avanti per la riduzione dell'inquinamento, su tutti i fronti. Lo stesso viene riportato in questo sito, dove sono indicati anche lavoro scientifici a sostegno. Come potete vedere, c'è parecchia confusione in questo campo.
C'è poi da tener conto che le coltivazioni per produrre etanolo non possono funzionare per sempre: come in ogni ciclo agricolo, il suolo deve essere mantenuto tramite rotazione, magari con coltivazioni molto meno redditizie; quindi bisogna prevedere estensioni più grandi (breve discussione qui)
In più, ci sono ipotesi in cui l'etanolo potrebbe corrodere alcune parti dei veicoli non espressamente studiati per il suo uso: se confermato, ne impedirebbe l'utilizzo con tutto il parco circolante. In ogni caso, l'E85 su un'auto normale richiede in qualche modo una registrazione del motore, anche se la sonda lambda può aiutare entro certi limiti.
In questo sito trovate qualche 'simpatica' notizia di tipo fai-da-te per utilizzare etanolo nella vostra auto: non sono metodi che consiglio a tutti e prima di metterli in pratica ci penserei, però a livello di conoscenza...
Riassumendo: il bioetanolo è certamente l'alternativa al petrolio più immediata; con gli opportuni supporti potremmo passare rapidamente a questo combustibile (ricordiamo che c'è pur sempre un 15% di benzina verde), senza variazioni di costi all'utente finale. La dipendenza dal petrolio senza dubbio migliorerebbe. Qualche dubbio permane sull'effettivo inquinamento prodotto, dubbio che spero venga sciolto velocemente.
Nessun commento:
Posta un commento