Bene o male, l'informatica personale si sta espandendo e l'abitudine a controllare la posta (email) o a cercare informazioni sul web sta aumentando, anche se lentamente. Ma la differenza tra generazioni esiste sempre: prima era rappresentata dalla conoscenza o meno della rete o dal possedere o meno un computer collegato ad internet.
Ora, invece, sembra che la differenza la faccia l'instant messaging, cioé le chat; quei software che permettono di colloquiare in tempo reale con la controparte virtuale, talvolta persino con il video.
Considerando solo persone che usano la rete abitualmente, ragazzi sotto i 20anni usano per 3/4 del tempo un messenger e non riescono a immaginare come potrebbero fare senza; mentre un adulto fra i 30 e 50 usa soprattutto la posta elettronica, lasciando le chat per rare occasioni. Sembra che una buona parte di giovani ottenga appuntamenti reali con l'altro sesso in maggioranza via chat.
È ciò che risulta da un'inchiesta su 1013 adulti e 500 ragazzi (viene persino dato l'errore percentuale, santa abitudine per niente italiana! Questo errore si aggira attorno ai 4 punti percentuali per gli adulti e circa 5 per i ragazzi), riportata dalla CNN.
Sembra anche che i ragazzi intervistati abbiano affermato di tenere normalmente due chat in contemporanea, mentre controllano l'email e fanno altre cose. Alla faccia del multi-tasking! Il record sembra essere di 6 conversazioni simultanee, a quanto sembra senza confondersi.
Per mantenere i contatti con amici lontani, il telefono sembra quindi passare in terza posizione, dopo chat ed email.
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